“Prima di guarire qualcuno chiedigli se è disposto a lasciare le cose che lo hanno fatto ammalare.”
Ippocrate
L’idea che abbiamo di noi stessi può essere un forte ostacolo alla guarigione.
Come anche l’idea che abbiamo della guarigione stessa, spesso legata a qualcosa che abbiamo visto o sentito che riguardava altri.
La vera guarigione non ha protocolli che si “debbano” necessariamente replicare, non ha cure o tracciati prestabiliti.
Può esserci di aiuto il percorso di qualcuno/a come punto di riferimento, e ci possono essere strade più o meno valide, che danno maggiori possibilità di comprendere il processo di guarigione, che è sempre il frutto di un profondo cambiamento interiore che, a volte, può essere anche “inconsapevole”.
I percorsi più validi e utili sono quelli che conducono all’autonomia e a prendersi la responsabilità della propria esistenza.
Osservare.
Prendersi cura.
Lasciar andare.
La vera guarigione “converge” nell’affidarsi alla vita, nell’accogliere tutto così com’è, nel fluire e vivere qui e ora, aprendosi alle infinite possibilità.
Credere in un metodo e seguirlo, può aiutarci ad avviare un processo di guarigione che può durare periodi più o meno lunghi.
E quando riusciamo a sentire la “cura” dentro di noi, lasciando andare anche quell’ultimo “utile” metodo/strumento/schema, allora la vera guarigione apparterrà alla nostra esperienza e ci accompagnerà per tutta la vita e “forse”…per l’eternità!
Nessuno strumento, come nessun metodo, può fare miracoli…
Tu sei il miracolo!
Antonio
“Ogni guru è una trappola.
Ogni leader è un tiranno.
Ogni maestro confonde.
La malattia del secolo si chiama“dipendenza”.
È ridotta a una debole luce il contatto con la propria anima.
Se fossimo in contatto col nostro cuore profondo, cioè il luogo reale dello spirito, non accetteremmo nessun leader, nessun maestro, nessun guru.
Saremmo indipendenti.
Svegli, vigili, autonomi non automi.
Il maestro sei tu.
E dentro c’è anche tutto quello che serve.”
Jiddu Krishnamurti
Qualcuno sostiene che solo il Centro di Bach è autorizzato a preparare i Fiori di Bach… ed ecco la risposta di Bach, espressa alla conferenza alla Masonic Hall di Wallingford nel 1936:
“L’intero principio di guarigione di questo metodo è così semplice che può essere compreso praticamente da tutti e anche le erbe stesse possono essere raccolte e preparate da chiunque provi diletto in questo.”
Non lo so per certo ma mi piace immaginare che lo stesso pensiero espresso da Bach sia stato nelle intenzioni dei più grandi maestri e guaritori dell’umanità.
Per favore, smettiamo di monopolizzare e strumentalizzare la diffusione del benessere e dell’amore su questo pianeta. Cambiamo rotta!
Simonetta