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VIVA IL MONDO DEI GIUSTI

VIVA IL MONDO DEI GIUSTI

Chi è la vittima ideale del narcisista? Il suo esatto contrario, l’empatico

Ecco un altro esempio della pessima “crescita personale/new age” che spopola tra persone, sicuramente “armate” di ottime intenzioni e dotate di forte empatia, ma, ahimè, scarsamente provviste di una buona cultura e di una sana disponibilità a sentirsi responsabili della loro persona e quindi delle loro relazioni.

Qui leggiamo chiaramente di una tipologia di persone che diventano “vittime” e di un’altra tipologia che vengono descritte come carnefici.

Già una cultura base della letteratura italiana, vedi scuole medie inferiori, potrebbe offrire ottimi spunti di riflessione per iniziare un cammino di crescita personale sano ed equilibrato. Basti pensare al buon PIRANDELLO, che descriveva così bene la personalità, facendoci capire che sono moltissime le maschere a nostra disposizione e che una persona non è sempre e totalmente in un solo modo, per mettere seriamente in discussione le definizioni di “empatico” e “narcisista”.

C’è poi il grande assioma della psicologia, basato sulle PROIEZIONI. Non siamo forse specchio l’uno dell’altro nelle relazioni? Allora, se l’empatico serve al narcisista, anche quest’ultimo, forse, qualche regalino lo porterà nella relazione.
E poi ancora… non siamo forse sempre responsabili di quello che viviamo nella nostra vita? E le relazioni non sono forse una fonte di insegnamento e di evoluzione?

Quindi, un po’ di domande: (il riferimento alla MAIEUTICA è d’obbligo 😉 )
L’empatico è sempre così empatico? In ogni situazione? È totalmente empatico nelle sue relazioni?(sfido personaggi famosi come Gesù, San Francesco, e altri…)
Il narcisista è sempre così egoista e accentratore? Totalmente in ogni sua azione?

Altro concetto psicologico di base: la relazione avviene sempre con l’accordo di entrambi, sia consapevole che inconsapevole, ed è sempre uno scambio (di doni preziosi, dico io); questo in ogni caso (anche quelli che ci piacciono meno).
Quindi altra domanda: qual’è il vantaggio dell’empatico nel relazionarsi e rendersi vittima sacrificale del narcisista? I vantaggi del narcisista li abbiamo già letti nell’articolo…

Nel testo poi si parla di POTERE. Esso è molto chiaro nella descrizione del narcisista, e nel caso dell’empatico? Credete davvero che non ne abbia? Pensate al potere persuasivo dei terapeuti, dei maestri, dei guru, e del controllo sugli altri che si può ottenere “empaticamente”, donando gentili consigli e dispensando amore “incondizionato” (?). Chi dei due è maggiormente abile a manipolare? Bella lotta, vero?

Io penso che ci siano comportamenti e dinamiche specifiche per ogni relazione che viene costruita in due.
Credo che l’altro, davanti a noi, esprime sempre una qualità che stiamo rendendo marginale e che, se la vediamo davanti a noi, chiede di essere per lo meno ascoltata, se non espressa, perché ha un grande messaggio di insegnamento. Cosa del narcisista in questione attira tanto l’empatico? Quale caratteristica manca a questo empatico, che invece è espressa dal narcisista?

Questa letteratura da social di pessima qualità, vestita da grande teoria che risolve i problemi dell’umanità, non fa altro che creare altri ghetti e discriminazioni. Ottimo modo per allontanarci dal cammino di crescita personale autentico che necessita una grande dose di umiltà, di una reale messa in discussione, e di un totale rispetto e correttezza per noi stessi e per l’altro.

Quando si parla di buoni e cattivi, di giusti e sbagliati, di rivalse, di vendette, si procede nella via del non ascolto, del non rispetto, della prevaricazione, del dolore…

Immagino che mi leggeranno in pochi, il post è troppo lungo per essere letto in fretta, tra una corsa in un negozio, una telefonata e 100 like e altri post.
Grazie a chi ha avuto la pazienza di leggermi.

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