Amarmi è un sopportabile disagio
“Ho tutto ciò di cui ho bisogno, eppure continuo a cercare.
Mi è chiaro cosa voglio, eppure indugio nella confusione.
Scelgo ogni volta, eppure faccio continuamente compromessi.
Amarmi è… un sopportabile disagio!”
Partire da quello che sono e accogliere quello che ho come un dono.
Se sento che non vado bene, che non sono come vorrei, qualsiasi cosa mi appartiene vale poco, o niente.
E nulla mi soddisferà completamente, sarà difficile sentirmi appagato. Anche quando potrei gioire, mi sentirei a disagio, incompleto, inadeguato.
Se attorno a me ci sono persone che mi amano, sarà difficile notarlo. Mi sembrerà sempre poco quello che ricevo, mancherà sempre qualcosa.
Gesti, premure, attenzioni, manifestazioni di ogni tipo, saranno sempre più “scontati”. Anche le cose che ho, o che ricevo, le considererò ovvie, come se fossero un diritto acquisito.
Sarò in balia degli eventi interiori ed esteriori.
Eppure tutto è un dono. La vita stessa è un dono, che faccio a me stesso, agli altri e al mondo.
Ogni attimo può essere l’ultimo, come posso dimenticarlo? Come posso non gioire per essere qui e ora, e per tutto quello di cui posso godere? Cos’è tanto e cos’è poco?
Senza andarmi a cercare chissà cosa, senza cercare di raggiungere alte vette o abissi insondabili, ogni attimo può essere intenso.
E lo è! Sta solo a me coglierlo. Sentirlo è sperimentare la connessione.
Con disponibilità, umiltà, coraggio, determinazione e con tutto ciò che è il mio bagaglio di ferite e paure, posso “stare” e accogliere quello che c’è.
Ed entrare in relazione da questo spazio, ci spalanca le porte della meraviglia e della gratitudine, ci permette di sentire che siamo integri e che questo è tutto il nostro vero potere.
Imparando ad amarmi e ad accogliere il dono che sono, accolgo e amo tutto il resto, entro in relazione e mi prendo cura.
Antonio