La “Casa”, penso alle mura così preziose e fondamentali, specialmente in questo momento…
La “Casa” che percepisco come esterna a me e come interna. Progetto, materia, visione, spazio.
La “Casa” è sempre uno stato dell’essere. Un insieme fatto di luogo, persone, affetti, sogni, energia, clima, orizzonte, realizzazione, odori, colori, ritmi, suoni… un entità a sé, un organismo complesso e composto da più elementi.
Per me ci sono due tipi di “Casa”.
La Casa delle radici, dell’inizio, della partenza, anche se questa partenza è durata più di 30 anni, dove ci sono gli odori e l’aria che conosco, i colori che vedo anche ad occhi chiusi, i suoni di sempre…
In questa Casa, ogni volta che torno, trovo una parte di me che ho voglia di esplorare ancora e che mi accoglie sempre e comunque, in qualunque modo io sia ora…non importa cosa faccio e chi vedo quando sono lì, l’importante è stare e respirare quello che c’è.
Questa Casa la porto nel cuore, sempre con me, non è necessario tornare.
Poi c’è la Casa di oggi, da lei mi aspetto grandi cose. Accoglienza, sostegno, calore e risposta gioiosa e partecipe a chi sono.
Il posto giusto al momento giusto.
L’unico posto possibile adesso per esprimere il meglio di me e realizzare il mio compito in questo passaggio terrestre.
Il posto in cui ciò che sono e che esprimo trova terreno fertile e i miei progetti prendono forma e fioriscono. Dove io sono nutrimento per il posto e le persone e tutto mi nutre. Il posto dove mi sento a casa veramente.
A volte le due Case coincidono. A volte no.
Fino a che non ho trovato la seconda, non smetto di cercare.
Dentro di me e fuori di me.
La vita è fatta per essere felici e sentirsi a casa, per amare e essere amata…